Sabato al Teatro Alfieri “Lisistrata e le altre” per parlare della condizione della donna nella storia fino ai giorni nostri

Il 9 marzo alle ore 17.45 presso il Teatro Alfieri si terrà uno spettacolo teatrale dal titolo “Lisistrata e le altre” ad ingresso libero, con Gianluca Lalli: Voce e chitarra, Paola Petrucci: Consulente e formatrice esperta in tematiche di genere e Stefano Sanguigni: chitarra solista.

È uno spettacolo coinvolgente, in cui la voce dell’autore, Gianluca Lalli, graffia con delicatezza; le sue note, arricchite dall’accompagnamento di Stefano Sanguigni, ci invitano a un pensiero introspettivo che induce a cercare il coraggio di combattere l’indifferenza che si siede ad ogni tavolo.

Volta per volta Paola Petrucci introduce i brani, suggerisce contesti ben precisi di come e dove l’essere donna è calpestato. Il suo sguardo accompagna gli spettatori al senso di responsabilità che ognuno ha nel suo quotidiano, per non lasciar entrare le coscienze nell’oblio, evitando di girare lo sguardo altrove.

Lo spettacolo si propone di ripercorrere, attraverso vari personaggi femminili e con l’ausilio della musica e soprattutto della poesia, le fasi storicamente più importanti della nostra società, raccontando vicende di donne, protagoniste-vittime della violenza di genere, partendo da Lisistrata che, per spezzare la spirale di una guerra ormai senza fine, propone e realizza uno “sciopero sessuale” delle mogli di tutta la Grecia, affinchè gli uomini smettano di uccidersi tra loro, e Prassagora che si infilò nell’Assemblea vestita da uomo e fece approvare, come unica possibilità di salvezza per Atene, il passaggio di mano del Governo alle donne.

Volgendo brevemente lo sguardo alla nostra storia, raramente alle donne sono stati offerti gli strumenti attraverso i quali ribellarsi.

Con il passar del tempo, ci sono state importanti rivoluzioni a favore delle donne e spesso promosse dalle donne stesse: dalla legge più importante, quella del mondo romano, che concesse alle donne il diritto di ereditare, alle più recenti conquiste quali il diritto di voto, l’abolizione della ridicola legge sul delitto d’onore o la lentissima agonia del matrimonio riparatore, le leggi sul divorzio e sull’aborto, il lento ma progressivo riconoscimento delle competenze femminili nel mondo del lavoro.

Tuttavia, il fatto che i femminicidi e gli omicidi di genere siano sempre più frequenti (fino a 114 in un mese!) fa riflettere su come questa società, malgrado le conquiste giuridiche, sia ancora in effetti una società violenta, analfabeta in senso civico, incapace di accogliere come un arricchimento le diversità di ogni sorta, spesso vissute con competitività e percepite come un impedimento alla realizzazione di sé stessi.

Siete tutti invitati.

Lisistrata e le altre

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*